...Mussum...

Da ovest giunge uno sparuto gruppo di viaggiatori a cavallo. Sembra si tratti di un uomo importante che viaggia con scorta armata
Uno dei soldati, apparentemente mercenari, intavola una breve discussione con Rusty, consigliandogli di girare al largo da Mussum, la città fantasma che si trova ad est lungo la strada.
Confermata la posizione, anche un altro dubbio viene fugato. Oraxyr, in precedenza camuffatosi grazie ad un incantesimo, passando di fianco all'uomo dal volto coperto scortato dai soldati, si sente improvvisamente male, proprio come in occasione della visita a suo cugino. Notando questo, l'uomo incappucciato, ordina ai suoi soldati di attaccare immediatamente, e fa calare un'oscurità profonda sul campo di battaglia. Alcuni dei soldati della scorta, sono chierici che invocano poteri distruttivi che rendono lo scontro ancora più arduo.
Improvvisamente l'oscurità svanisce. Due dei soldati, impegnati in combattimento contro Elrond e Naresar, giacciono a terra privi di vita mentre un altro cadavere, occhi sbarrati per lo stupore, cade ai piedi dell'uomo incappucciato. Nessuna traccia degli altri.

"Bravi. Quanta strada percorsa in così poco tempo. Mi domando come abbiate fatto. Poco importa.
Vi propongo di accompagnarmi fino a Mussum e vedere cosa succede. Io ho lo Scritto del Nulla..."

Pur suscitando rabbia, queste parole di Mynadir, il cugino di Oraxyr, fanno breccia nell'animo dei membri della compagnia che decidono di ascoltare quanto ha da dire.
Mynadir è diretto a Mussum per consegnare lo Scritto del Nulla ad un Mago Rosso di nome Malakor, ignaro però di come questi voglia utilizzarlo. La scorta era una precauzione presa da Malakor per evitare ogni possibile tradimento, ritardo o deviazione. L'occasione del combattimento gli ha permesso di sbarazzarsene facilmente.
Sotto Mussum, spiega Mynadir, si trova quasi certamente una cittadina edificata ed abitata esclusivamente da Maghi Rossi, che sfruttano la tranquillità spettrale del luogo per portare avanti le proprie ricerche ed i propri traffici senza intralciamenti e ficcanaso. Mynadir propone quindi di sfruttare il momento della consegna dello Scritto del Nulla per capire come accedere al sottosuolo di Mussum, promettendo di aiutarli a recuperare la pergamena in seguito. Naresar e Meda Anien propongono di sfruttare un 'incantesimo per localizzare l'oggetto una volta passato di mano.

L'aria di Mussum è malsana ed una foschia dall'aspetto venefico aleggia tutt'intorno. Mentre Mynadir si dirige al luogo dell'incontro, la fontana centrale della città morta, Zanil e Spiffy, il famiglio elementale di Rusty, vigilano invisibili volando sopra la città. Per le strade sono spesso evidenti i resti dei cittadini. Ossa, stracci ed oggetti più o meno distrutti si trovano ovunque. Gruppi di Xill, piccoli esseri immondi con quattro braccia e zanne si aggirano alla ricerca di ossa da rosicchiare, apparentemente ignari di cosa giaccia sotto i loro piedi.
Improvvisamente, dalla fontana centrale si sviluppa un globo di oscurità nel quale Mynadir entra senza indugio. Abbassandosi verso il suolo, Zanil riesce a carpire elementi salienti della discussione che confermano la presenza di un'enclave sotterranea dei Maghi Rossi. Concluso lo scambio e svanito il globo di oscurità, Mynadir è solo e beve qualcosa da una fiala.

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Esaminando la pianta della città, si scopre che questa è simmetrica; la fontana dall'acqua verdognola l'origine dalla simmetria. Meda Anien decide di esaminare il fondo della fontana, scoprendo un passaggio che conduce fino al porto, ma d'importanza tutt'altro che rilevante al momento. All'improvviso tutti eccetto Zanil cominciano ad accusare dolori lancinanti alle viscere e a tossire. Il malessere è di breve durata ma sovviene sempre più spesso, forse a causa dell'aria velenosa del luogo.
Mynadir opera un incantesimo illusorio che cambia le sembianze dei compagni in quelle di un gruppo di Xill, il che permette loro di aggirarsi liberamente per il villaggio fantasma alla ricerca di un'entrata al sottosuolo. Esplorando la città, si scopre che la simmetria fa eccezione in un'unica costruzione che si trova poco ad ovest della fontana. Una piattaforma di pietra è nascosta in questa casa ed emana una debole aura magica. Salendovi il meccanismo magico viene attivato e la piattaforma inizia a scendere. Poco sotto il livello del terreno si apre un ampio spazio ed in profondità s'intravedono grosse costruzioni al centro di una spianata.

...La Congrega dell'Illusione...

Il secondo giorno di marcia verso le guglie che torreggiano, sempre più vicine, oltre le vette degli alberi, non riserva sorprese.
Durante la notte, prima Asher, poi il prode Spiffy, il famiglio elementale di Rusty, vanno in esplorazione, attirati da un rumore metallico in lontananza.
A pochi chilometri dal luogo dell'accampamento, si apre una radura, al centro sorge un tetro castello dal quale si dipartono le quattro torri visibili in lontananza.
L'ingresso è chiuso da un pesante cancello, sorvegliato da due Behir, enormi rettili dalle molte zampe. Una delle streghe sopravvissute allo scontro sul luogo dell'impatto della meteora esce ad intervalli regolari dal cancello scricchiolante, producendo il rumore metallico che si sentiva in lontananza, per somministrare un'ignota bevanda ai due rettili guardiani. Asher esplora la zona, delineando la pianta romboidale del castello contornato da una radura ampia una ventina di metri per lato, per poi tornare al campo ed attendere il giorno.
La strategia scelta di comune accordo è l'attacco frontale, puntando sull'esiguo numero di nemici e sul poco tempo che le streghe hanno avuto per organizzare una difesa. Spiffy esplora dall'alto la situazione, confermando che le uniche guardie nei paraggi sono i due Behir, mentre dal comignolo della torre centrale esce del fumo nero ed oleoso.
Lo scontro con i Behir è decisamente violento. I rettili sono molto forti e feroci e più di una volta Elrond e Th'Azof rischiano la vita, ma tutto si risolve per il meglio.
 
Al momento di entrare nel castello, Zanil e Rusty percepiscono l'aura magica di un potente incantesimo d'illusione che s'irradia dalla torre centrale, ma non potendo dare informazioni più precise, s'avviano insieme agli altri all'interno.


"Cosa poteva partorire la mente di quella Congrega di streghe se non una serie di trappole e trabocchetti senza logica o senso?
Il compito di quella magia non era quello di tener lontano i malintenzionati...e neppure di far entrare Le Signore, che ben Vedevano, ma quello di far impazzire chiunque mettesse piede tra quelle Finte mura."

Lame volanti ed enigmi intricati ostacolano il cammino dei cercatori, i quali infine giungono nell'antro della strega, superando ogni velo illusorio sul loro cammino.
Una stanza ampia ma cupa, riempita fino al soffitto di tomi e suppellettili, scaffali e banchi alchemici, bauli e strumenti di scellerate torture.
Sul tavolo centrale, la Strega Regina sta intonando una litania rituale, apparentemente intenzionata a distruggere il cuore del meteorite recuperato in precedenza.
Lo scontro tra i cercatori e le due streghe sopravvissute è sanguinoso e vede sconfitte le due immonde creature.
Recuperata la Roccia Ferrosa, i messaggeri esaminano la stanza rinvenendo, tra le cianfrusaglie, alcuni tesori magici molto utili. Attirati dallo strano aspetto di un bizzarro apparecchio di vetro, Zanil e Rusty scoprono come le streghe potessero spostarsi rapidamente da un luogo all'altro. Su di un tavolo v'era stesa una mappa del Faerun meridionale; su di essa un sistema di lenti annesso ad un recipiente ancora incrostato di liquido verde permette di selezionare con una certa precisione. Recuperate alcune fiale della strana pozione verde che ha permesso loro di giungere in questo luogo, i messaggeri decidono di partire alla volta di Mussum, dove si crede sia diretto il cugino di Oraxyr, recando seco lo Scritto del Nulla.

Una volta impostata la destinazione, versata la pozione...
L'odore della salsedine raggiunge i vostri sensi e nel silenzio della strada deserta, sembra di udire uno sciabordio lontano.
A nord, oltre una piana brulla, si scorge la foschia umida della costa mentre sulla strada che va da ovest ad est compaiono le sagome di un piccolo gruppo di cavalieri.
 
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